Testo tratto dal nuovo libro “Abitare il domani” – Jael Kopciowski
La Scuola è il contesto in cui “si apprende”, dando al termine “apprendere” un significato ampio e variegato. E’ il luogo in cui si realizzano esperienze, si impara a creare relazioni sociali e personali sane ed efficaci, si costruiscono quelle indispensabili competenze che costituiscono i prerequisiti a diventare adulti
consapevoli, buoni cittadini.
La società si aspetta dalla scuola risposte efficaci alle sfide imposte dai grandi cambiamenti in atto.
L’attuale fase di sviluppo tecnico-scientifico e la complessità sociale dipendente dai mutamenti della struttura “famiglia” e dalla grande eterogeneità di culture che caratterizzano il nostro nuovo mondo occidentale, richiedono flessibilità e determinazione.
L’Unione Europea ha invitato gli Stati membri a creare, nell’ambito delle loro politiche educative, i presupposti per l’acquisizione da parte degli alunni, di autonomia di apprendimento e di capacità di relazione con l’ambiente. La Raccomandazione del Parlamento e del Consiglio parla di Competenze Chiave
per l’apprendimento permanente, definendole “Competenze di Cittadinanza”. Per dar seguito alle raccomandazioni del Parlamento è necessario rivedere i concetti legati all’Universo Scuola attraverso una nuova ottica.
Prendiamo ad esempio il concetto di insegnamento, elemento fondamentale del ruolo docente.
Insegnare, tradizionalmente, vuol dire condurre a padroneggiare un argomento. In un contesto scuola che si rispecchia in questo significato di insegnamento, gli studenti dimostrano la loro competenza parlando dell’argomento trattato, risolvendo problemi al suo riguardo, utilizzando gli strumenti ed i metodi ad esso
connessi.
Insegnare ha qui come presupposto che l’intelligenza sia già sviluppata e l’acquisizione di padronanza in un determinato ambito è l’obiettivo principale che ci si pone.
Mediare, secondo il pensiero Feuerstein, vuol dire stimolare, potenziare e condurre a padroneggiare e rendere più flessibile e dinamico il proprio processo di pensiero.
Seguendo questo pensiero, gli studenti dimostrano la propria competenza mostrando consapevolezza delle modalità di organizzazione del proprio ragionamento, delle modalità con cui utilizzano le risorse di acquisizione, strutturazione ed analisi delle informazioni, di come sviluppano strategie di autoregolazione quando devono affrontare delle sfide. La Mediazione si occupa, come obiettivo principale, dello sviluppo dell’intelligenza. Se l’intelligenza si potenzia, gli obiettivi tradizionali dell’insegnamento verranno raggiunti con maggiore autonomia, facilità e soddisfazione.
L’insegnamento si occupa del prodotto, la mediazione si occupa del processo. Quando l’insegnamento avviene sulla base della mediazione, la padronanza dell’argomento trattato viene raggiunta tramite la padronanza dei processi che lo coinvolgono, incidendo positivamente sulla costruzione di una personalità
solida e partecipativa. Si attua in pratica, quello che è il compito essenziale della scuola: promuovere lo sviluppo di un apprendimento significativo, attivo e creativo, che permetta ad alunni e studenti di scoprire, selezionare, collegare, mettere in relazione e generalizzare le nuove conoscenze.
La vita scolastica, ricca di attività e impegni, di scambi relazionali e culturali, di regole e di abitudini, crea un sottofondo di vita che costituisce un “curricolo implicito” che non appare nei documenti ufficiali, ma la cui influenza è determinante sulla visione che gli alunni costruiscono di se stessi e sui loro comportamenti sociali.
E’ proprio attraverso la rete di norme, consuetudini e abitudini vissute in prima persona nella vita scolastica che vengono gradualmente delineati i criteri di lettura del mondo esterno, e costruita la capacità di organizzare spazi e tempi personali nell’autonomia delle proprie scelte, ma nel rispetto degli altri.
Risulta di fondamentale importanza per il benessere di tutti gli attori in gioco (docenti, alunni, servizi, famiglie) che ci sia congruenza tra curricolo implicito e quello esplicito, risultante dai documenti ufficiali della scuola, documenti costitutivi della sua identità culturale e progettuale.
Il concetto di Esperienza di Apprendimento Mediato è in perfetta sintonia con le Competenze di Cittadinanza ed utilizzare l’approccio Feuerstein vuol dire fornire alla scuola strumenti efficaci per farlo.
Seguendo una formazione sul pensiero Feuerstein, gli insegnanti vivono in prima persona gli aspetti fondamentali dell’esperienza di Apprendimento Mediato ed attivano in se stessi quelle modifiche nel taglio del loro pensiero che in seguito porteranno ai propri referenti a scuola.