Il Lulav è un ramo di palma (lulav) cui sono legati due rami di salice e tre di mirto; a questi si aggiunge un cedro. Durante Sukkot è prescritta la cerimonia del Lulàv, che consiste nello scuotere il lulàv verso i quattro punti cardinali e in alto e in basso, tenendo le tre specie con la mano destra e il cedro nella mano sinistra.
La palma dà un frutto dolce, ma senza profumo;
il mirto ha profumo ma non sapore;
il cedro ha sapore e profumo;
il salice non ha né sapore né profumo.
Le quattro specie di vegetali del lulàv simboleggiano quattro tipi di persone che studiano ed agiscono in modo attivo per il benessere del prossimo, o lo fanno in modo solo parziale.
Alcune studiano ed agiscono, altre studiano ma non agiscono, altre agiscono ma non studiano.
Infine ci sono persone che non studiano e non agiscono.
Tutte queste categorie di persone rimangano unite e fanno parte della collettività perché solo in questo modo potranno diffondere luce verso ogni direzione.
Negli ultimi anni ho fatto una riflessione personale che desidero condividere con voi.
Il salice, che non ha profumo e non ha sapore, e che quando quest’insegnamento è stato dato sembrava proprio “inutile” è il principio componente l’aspirina, tutt’altro che inutile.
Teniamo stretti a noi tutti quali parti integranti e fondamentali della nostra società, anche chi apparentemente sembra persona non attiva sotto alcun punto di vista. Il senso di appartenenza e di condivisione può portare a rendersi conto che ha risorse fondamentali.