Le necessità della mente umana non cambiano nel tempo e possono essere sinteticamente descritte attraverso alcune voci:
– bisogno di raggiungere obiettivi
– bisogno di sentirsi utili ed apprezzati
– bisogno di provare esperienze di successo
– bisogno di condivisione e partecipazione
Le dinamiche sociali sono drasticamente cambiate rispetto alle tradizionali suddivisioni di ruoli. Una volta l’anziano era “il saggio” perché aveva acquisito competenze e conoscenze dipendenti dalla grande esperienza che nel tempo aveva accumulato.
Con il veloce trasformarsi delle abitudini sociali, delle regole di vita, della tecnologia (e non solo) diventare anziani oggi implica di frequente il perdere la capacità di restare in linea con i tempi. Sono i nipoti che spiegano ai nonni come funzionano le cose e non viceversa.
Si fa moltissimo per sopperire alle progressive carenze del fisico, ma dal punto di vista sociale la qualità della vita dell’anziano presenta spesso delle problematiche di adattamento. Il fatto di non sentirsi adeguati ai tempi può far vivere situazioni di disagio ed alla conseguente chiusura in se stessi.
Le ricerche in ambito neuro scientifico evidenziano che la plasticità cerebrale accompagna tutta la vita e che è fortemente dipendente dalle esperienze che si vivono. Il ponte tra generazioni permette una visione del mondo più ampia e variegata e porta ad un arricchimento reciproco che potenzia le risorse di tutti gli attori in gioco.
Sulla base di questa consapevolezza è stato costruito il progetto Noi Nonni rivolto non solo a nonni e futuri nonni, ma a chiunque possa assumere con i giovani un ruolo di trasmissione culturale dalla generazione dei “nonni”.